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Urania - L'autore in appendice
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RICHARD BURTON MATHESON - Marzio Tosello

Una delle prime cose da dirsi a proposito di Richard Burton Matheson è che, per anni, ha rifiutato l'etichetta di autore di fantascienza, assoggettandosi in fine ad accettarla per quieto vivere.
Nato ad Allendale, nel New Jersey, il 20 febbraio 1926, quattro figli, ha cominciato presto a mantenersi come scrittore scrivendo soprattutto per cinema e televisione. Una laurea in giornalismo all'università del Missouri nel 1949, il servizio militare durante la seconda guerra mondiale sono il background che ha quando consegna alle stampe, nel 1950, quel piccolo capolavoro con cui fa il suo ingresso nella letteratura fantastica che s'intitola "Nato d'uomo e di donna". Da allora in poi la sua è una strada costellata di racconti e romanzi uno più inquietante dell'altro, tutti soffusi da una vena fantastica che s'alimenta alle più robuste radici dell'horror.
Se come suoi ascendenti possiamo citare Henry Kuttner e Theodore Sturgeon, tra i "figli" nati dalle sue pagine non possiamo non ricordare almeno Harlan Ellison e Samuel Delany, ai quali lo uniscono notevoli similarità di stile e d'angolazione visuale.
Spesso nei suoi scritti s'indaga l'impatto psicologico che si crea quando sì incontrano improvvise discontinuità nel modo di vivere quotidiano. L'ironia di cui spesso sono soffusi i suoi scritti lo fa accostare, per certi versi, ad autori che solo apparentemente sono lontani da lui come Frederik Brown e Fritz Leiber.
A stretto rigor di logica solo due fra gli innumerevoli romanzi scritti da Matheson sono da considerare di sf, ovvero I vampiri e Tre millimetri al giorno, romanzi in cui affronta temi propri della narrativa sf. Io sono Helen Driscoll e La casa d'inferno, solo per citare i due altri suoi romanzi pubblicati in Italia, appartengono principalmente al filone horror-soprannaturale, ma da noi sono stati accolti a braccia aperte dai lettori avidi di leggere pagine ben scritte con trame avvincenti. E al diavolo le suddivisioni di casta, che lasciano il tempo che trovano.
Come sceneggiatore cinematografico Matheson ha partecipato a molti lavori della premiata ditta Roger Corman & Company, sceneggiando molti film del filone Edgar Allan Poe.
Molto più massiccio il suo lavoro per la televisione, per la quale ha sceneggiato decine di lavori per serie importanti come Star Trek, Ai confini della realtà, Alfred Hitchocock presenta, e poi The Girlfrom U. N. C. L. E., Have Gun-Will Travet, Wanted Dead or Alive, Night Gallery, Philip Marlowe, Richard Diamond, e così via. Inoltre ha partecipato alla sceneggiatura di Cronache marziane, da Bradbury, e ha sostanzialmente contribuito alla nascita di quel capolavoro della suspense cinematografica che è Duel, firmato dall'allora esordiente Steven Spielberg.
Nell'umanità narrata da Matheson ritroviamo parti di noi stessi, dei nostri sogni e dei nostri incubi, delle nostre speranze frustrate e delle paure ancestrali che continuiamo, pervicacemente, a portarci appresso.

FINE